Se nonostante gli sforzi compiuti per rimanere competitivi lato SEO non si riesce comunque a raggiungere i primi risultati di ricerca su Google, e si desidera trovare rapidamente nuovi clienti per vendere i propri prodotti o servizi, probabilmente è arrivato il momento di un approccio diverso e tale approccio potrebbe essere investire in Google ADS. Ma AdWords è una piattaforma impegnativa e, se non utilizzata al meglio, ci si ritrova facilmente a spendere migliaia di euro senza vedere alcun ritorno sull’investimento. Vediamo dunque oggi come iniziare a sperimentare la piattaforma pubblicitaria Google ADS con una guida semplice per creare la prima campagna.
Cos’è Google ADS?
Non è possibile però iniziare a provarla senza sapere cos’è. Google ADS è la rete pubblicitaria del colosso delle ricerche online che consente ad aziende e professionisti di ogni settore di fare delle offerte per le parole chiave per le quali si desidera posizionarsi in alto nei risultati di ricerca, come annunci pubblicitari.
È possibile scegliere tra diversi tipi di inserzioni pubblicitarie e solitamente si paga a Google un costo per clic effettuati dagli utenti. Tale costo è variabile in base a numerosi fattori, come settore, concorrenza, annuncio e punteggio di qualità assegnato, che riflette l’ottimizzazione dell’inserzione stessa e la pertinenza dell’annuncio in base all’intento dell’utente.
Il servizio è adatto a qualsiasi tipo di attività. Come anticipato, investire in Google ADS può essere difficile e dispendioso ma è chiaro che se viene ben utilizzato, può portare a performance eccellenti. Il che può tradursi facilmente in vendite incredibili.
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Campagne pubblicitarie su G-ADS
Gli annunci pubblicitari effettuati tramite Google ADS vengono visualizzati come annunci testuali per una determinata ricerca svolta su Google. Ecco un esempio di annunci che vengono mostrati digitando ad esempio la parola chiave “idraulico palermo”:
Anche se il servizio offre opzioni per le campagne Display, Shopping, App e Video, all’interno di tale guida a Google ADS concentriamo la nostra attenzione alle campagne search network. Dopo aver creato un account ADS e inserito le informazioni e i dati necessari, diamo uno sguardo alle fondamenta di una campagna e a cosa prestare attenzione per impostarne una.
Ricerca di parole chiave
La prima fase di creazione di una campagna Ads consiste nel capire esattamente qual è la domanda degli utenti per quel determinato brand, prodotto o servizio. Il processo di ricerca di parole chiave per le campagne Ads non è differente da quello per la SEO, infatti spesso il servizio pubblicitario di Google viene utilizzato proprio per coprire le lacune di visibilità organica del sito o di determinate keyword.
La ricerca di parole chiave è un processo di fondamentale importanza. Lo strumento gratuito di Google è molto utile in tal senso, anche se è prima consigliabile svolgere una indagine sui clienti e tentare così di colpire il target giusto.
Lo strumento di Google consente infatti di indagare sulle parole chiave su cui puntare, visualizzare i volumi di ricerca e di avere una prima stima sui costi per le campagne. Il pianificatore di parole chiave rivela infatti la frequenza di ricerca di una parola chiave e di quanto mediamente ci costa ogni volta che un utente fa clic su un annuncio.
Per agevolare nell’impresa, Google suggerisce automaticamente diverse keyword rilevanti e popolari semanticamente correlate al tipo di attività che si vuole promuovere.
Creazione della campagna
Dopo aver analizzato e segnato le keyword su cui puntare, occorre andare nel pannello principale dell’interfaccia di Google ADS e avviare così una nuova campagna. Basta cliccare sul pulsante “+” e scegliere “Nuova Campagna”:
A questo punto occorrerà scegliere la tipologia di campagna che si desidera avviare, nel nostro caso “Rete di ricerca” che consente di raggiungere i clienti in target mediante degli annunci di testo:
Quali azioni si desidera ottenere dalla campagna ADS sulla rete di ricerca? Basta scegliere tra le opzioni suggerite dal colosso di Mountain View, ovvero:
- Influenzare la considerazione -> Visitare il tuo sito Web
- Incentivare le azioni -> Mostrare interesse per il tuo sito Web, Acquistare sul tuo sito Web, Chiamare la tua attività.
Si suggerisce per iniziare di inserire l’URL del sito Web della propria attività per visualizzare delle idee per le parole chiave, utili per impostare i gruppi di annunci. Impostata la primissima fase della nuova campagna, occorre adesso scegliere un nome della campagna esplicativo (che rimane privato, non visualizzabile agli utenti esterni), decidere se includere i partner di ricerca di Google o se mostrare i propri annunci pubblicitari solo su tale motore di ricerca, scegliere la località, la lingua o le lingue parlate dai clienti in target, e impostare la propria strategia di offerta con un budget giornaliero.
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Gruppi di annunci
Procedendo con la nostra guida base a Google ADS, si è giunti al punto in cui occorre impostare uno o più Gruppi di annunci, dandogli un nome e incollando le parole chiave che abbiamo precedentemente e accuratamente selezionato per la nostra campagna – o scrivendole da zero.
Naturalmente, le persone non cercano sempre su Google gli stessi prodotti o servizi allo stesso modo. Un intento di ricerca può essere espresso utilizzando tantissimi diversi termini e se l’obiettivo della campagna è quello di sfruttare tutte le potenzialità di Google Ads per vendere di più, bisogna utilizzare i diversi tipi di corrispondenza offerti da Google che consentono di attivare la pubblicazione degli annunci in modo differente.
Tra questi, si hanno:
- parole chiave a corrispondenza generica, che permettono all’annuncio su AdWords di essere mostrato per tutte le ricerche che intercettano quel termine scelto. Si parla dunque di sinonimi, errori di ortografia, ricerche correlate e varianti pertinenti
- parole chiave a corrispondenza a frase, che permettono all’annuncio di essere attivato per tutte le ricerche che comprendono esattamente la frase che indichiamo
- parole chiave a corrispondenza esatta, che attivano l’annuncio (o gli annunci) solo e soltanto su esatte e specifiche ricerche.
Insieme a queste, disponiamo di due modificatori di corrispondenza:
- modificatore di corrispondenza generica “+” che mostra gli annunci solo nelle ricerche che includono le parole precedute dal segno + o le rispettive varianti simili
- modificatore di corrispondenza inversa “-“ che impedisce la visualizzazione dell’annuncio quando l’utente digita specifiche keyword che desideriamo escludere.
Scegliere il giusto tipo di corrispondenza fa la differenza tra una campagna troppo generica e poco incisiva e una campagna mirata a coinvolgere utenti in maniera più precisa.
Creazione degli annunci PPC
Siamo giunti alla creazione degli annunci pubblicitari Pay-per-clic (PPC) veri e propri, una fase delicatissima della campagna Ads dopo la ricerca delle keywords su cui puntare. Il giusto copy può migliorare significativamente il tasso di clic (CTR) ricevuto dagli annunci, anche se non vi è alcuna garanzia che arriverà traffico.
Gli annunci di testo sulla rete pubblicitaria di Google comprendono i seguenti elementi:
- titolo: si hanno a disposizione due campi per inserire due titoli brevi, che possono apparire fianco a fianco o su due righe, in base al tipo di dispositivo utilizzato dall’utente
- descrizione: un campo fondamentale che si dovrebbe utilizzare come call to action per evidenziare i motivi per i quali l’utente dovrebbe cliccare sul nostro annuncio
- URL di destinazione: vale la pena di provare diversi URL di destinazione per condurre dei test e vedere quello che funziona meglio. Infatti, questo fattore è legato direttamente al punteggio di qualità che Google attribuirà alla nostra campagna (e che influenza il costo per clic).
Si suggerisce di sperimentare più copy e verificare l’efficacia di ciascuno monitorando costantemente l’andamento della campagna. Si consiglia di includere la parola chiave scelta nel titolo e nell’URL, in quanto ciò aiuterà a far capire all’utente che sta trovando esattamente quello che cerca.
Rivedere le campagne e ottimizzare le performance
Per ottenere i migliori risultati da Google ADS e per evitare di sprecare denaro inutilmente, occorre monitorare costantemente le proprie campagne ed essere sempre pronti a identificare ciò che potrebbe essere migliorato, così da applicare rapidamente le modifiche. In particolare, nella nostra guida a Google Ads base segnaliamo quattro metriche da controllare che possono essere ulteriormente segmentate per dispositivo utilizzato, per fattori demografici e per location:
- CTR: tasso di clic per impression
- CVR: tasso di conversione per clic
- CPC: costo per clic
- CPA: costo per acquisizione/conversione.
Monitorare tali parametri aiuterà a tenere traccia di cosa accade nella campagna AdWords impostata. Per avvicinarsi al complesso mondo di Google Ads, si suggerisce caldamente di impostare un piccolo budget e sperimentare, sperimentare e sperimentare, o ancora meglio rivolgersi a dei professionisti esperti in strategie di Web Marketing.
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