Sito responsive: fatti bello agli occhi di Google

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla sempre più ampia diffusione dell’utilizzo di dispositivi portatili rispetto a computer desktop. Ovviamente, Google non ha ignorato questo sorpasso di traffico verso il mobile e ha adattato il suo algoritmo, andando a favorire il posizionamento di un sito responsive su uno non mobile-friendly.

A partire dal 2015, Google ha infatti iniziato a penalizzare nella serp i siti non ottimizzati per i dispositivi mobili, facendogli perdere preziose posizioni.

Sito responsive: definizione

Ma cosa significa esattamente sito responsive?

Un sito responsive è un sito “intelligente”. Cioè un sito web che è in grado di adattarsi alla risoluzione di diversi dispositivi, cambiando il proprio layout e i propri contenuti in funzione appunto del dispositivo utilizzato e del suo sistema operativo.

esempio di sito responsive

Come siamo arrivati ai siti responsive? Un po’ di storia del web

Ripassiamo un po’ di storia del web. Ci servirà per comprendere meglio come gli sviluppatori da una parte e gli utenti dall’altra, abbiano rappresentato un circolo di cause ed effetti che ha portato l’industria informatica a essere così incline ai cambiamenti.

Lo sviluppo web ha rappresentato una delle ultime frontiere della ricerca e dell’innovazione. Ma i cambiamenti sono sempre graduali, per questo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza con una piccolissima carrellata di eventi importanti. Queste tappe che si susseguono sempre più velocemente, ma questo non toglie che sia possibile fare un punto della situazione dell’evoluzione informatica. quella che ci porta dai primissimi computer che occupavano una stanza ciascuno, agli ultimi che stanno in una tasca.

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Basti pensare che nel 1973 La Gran Bretagna e la Norvegia si unirono alla rete esistente, che non era ancora l’internet che conosciamo, con un computer ciascuna. Immagina adesso, nel raggio di venti metri da dove ti trovi, quanti dispositivi per navigare su internet ci sono! In così pochi anni, questi sembrano numeri da film di fantascienza!

Con un piccolo salto in avanti è possibile riuscire a capire che lo sviluppo di internet non è sempre stato così rapido come negli ultimi decenni. Era il 1985 e la notizia dell’anno per il web fu l’assegnazione dei domini nazionali: .it per l’Italia, .de per la Germania, ecc.

Ed è solo nel 1991 che il CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) ha annunciato la nascita del World Wide Web.

Ma internet ha cambiato anche la fisionomia di altre industrie. È il caso del 1999, quando venne pubblicato Napster, il primo sistema di file sharing di massa,che ha cambiato radicalmente l’industria discografica. Gli utenti di Internet erano 200 milioni in tutto il mondo. Nel 2019 gli utenti di Internet erano oltre 4 miliardi in tutto il mondo.

Ad oggi, sono più di 31 milioni gli italiani che accedono a internet tramite uno smartphone o tablet. Questo ti farà di sicuro capire quanto sia importante un sito mobile-friendly.

amici che guardano sito responsive

I nostri consigli per il tuo sito responsive

L‘incremento del traffico mobile è solo storia recentissima, ma per dimensioni è tanto importante quanto quello da computer fissi. Google ha seguito questa onda, in quanto motore di ricerca, premiando nei risultati mobile tutti quei siti costruiti per essere consultati da ogni dispositivo.

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C’è uno strumento che Google propone qui, dove è possibile testare il proprio sito per capire se è costruito bene per essere utilizzato da dispositivi mobili.

Fra le caratteristiche ci sono le dimensioni del testo, che non deve essere troppo piccolo, e deve poter essere letto senza usare lo zoom, condizione utilissima. Poi, non è consigliato usare software non comuni sui dispositivi mobili, come Flash e di posizionare i link a distanza sufficiente per poter facilmente cliccare quello giusto.

Attenzione inoltre a non confondere un sito responsive con un sito adattato per mobile. Se il primo è infatti un unico sito fruibile su tutti i dispositivi, il secondo è un sotto dominio adattato per il mobile. Questo metodo di lavoro è superato e non consigliato per diversi fattori, tra cui lo svantaggio di contenuti e aggiornamenti duplicati per entrambe le piattaforme.

Per concludere, quello che ti consigliamo è di rivolgerti a un professionista, che sia in grado di sviluppare un sito responsive ottimizzato per tutti i tipi di dispositivo.

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m.gennari

m.gennari

Lavora nel campo della comunicazione e marketing da più di 15 anni. Nel tempo libero si dedica alle sue 3 passioni: sua figlia Viola, il basket e i bonsai.

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