Cos’è la SEO semantica e come usarla per i tuoi contenuti

La SEO semantica è il presente e il futuro dei motori di ricerca, in particolar modo di Google. Anche dopo l’ultimo aggiornamento, quello che porta il nome di BERT, l’idea è sempre la stessa: l’algoritmo sarà capace di comprendere il significato delle parole e non si baserà solo sul contenitore.

In linguistica questo concetto è espresso da significante e significato: da un lato c’è l’aspetto esteriore, dall’altro hai il contenuto. Il cosa significa quella parola.

Passare da un approccio legato strettamente alla forma scritta del concetto al suo significato è il punto di partenza per iniziare ad affrontare la SEO semantica, ma non è questo lo snodo. O meglio, è solo l’inizio: poi hai bisogno di sfruttare questo passaggio epocale nella scrittura dei testi. Come cambia il mondo dell’ottimizzazione SEO on-page nel momento in cui l’attenzione passa dalla semplice parola chiave al concetto che trasporta? Iniziamo dalle basi.

Da leggere: differenza tra SEO e SEM

studiare la seo semantica

Definizione: cos’è la SEO semantica?

L’ottimizzazione SEO di un contenuto partendo dall’idea che non si debba più seguire la parola chiave ma il topic che veicola. Per approfondire quest’argomento è utile prendere in considerazione l’intento di ricerca, vale a dire ciò che l’utente vuole e intende digitando quelle parole. In questa prospettiva si posiziona l’evoluzione dei motori di ricerca.

A cosa serve la SEO semantica?

Google ha introdotto questo aspetto per avvicinarsi all’uso umano della parola. Rimanere sull’uso superficiale del concetto vuol dire rendere il contenuto manipolabile attraverso l’uso dei termini. Prima il lavoro era diverso.

Era dedicato alla semplice parola chiave e la keyword density era la stella cometa da seguire per far capire che una pagina era sostanzialmente utile a chi cercava questa parola chiave. Ecco perché si creavano risorse diverse per ogni singola variazione di query. Risultato? Testi pensati per il motore di ricerca, impossibili da leggere per le persone perché ripetitivi.

Poi il gioco è cambiato e Google ha iniziato a ragionare in modo diverso. Non solo leggendo e valutando una keyword ma considerando l’utilità di una pagina per un determinato argomento. Tutto questo da Hummingbird fino al Fred Update.

Senza dimenticare l’ultimo arrivato, BERT: ogni giorno Google cambia e migliora il proprio algoritmo per spostarlo sempre di più verso la comprensione del linguaggio umano e della reale utilità di un contenuto per un’esigenza.

Come procedere con l’ottimizzazione

Devi scrivere per le persone non per i motori di ricerca. Partire da una keyword research può avere senso, è il punto d’inizio della tua attività. Ma il lavoro di SEO copywriting è sempre più proteso verso la comprensione di ciò che vogliono le persone attraverso il search intent. Per poi creare un contenuto capace di esplicitare il benefit purpose. Vale a dire:

The purpose of a page is the reason or reasons why the page was created. Every page on the Internet is created for a purpose, or for multiple purposes. Most pages are created to be helpful for users, thus having a beneficial purpose.

Traduzione? Lo scopo di una pagina è il motivo o i motivi per cui l’elemento in questione è stato pubblicato. Ogni risorsa su internet viene creata per uno scopo o per più scopi. La maggior parte delle pagine sono state create per essere utili agli utenti, avendo quindi uno scopo benefico. Ed è su questo che ci dobbiamo concentrare con attenzione.

seo semantica

I miti della SEO semantica.

Questo secondo le linee dei quality rater di Google. La SEO semantica implica non solo scoprire keyword ma comprendere il significato più profondo del motivo per cui qualcuno è alla ricerca di contenuti come quello che stai creando. In questo modo puoi creare qualcosa di utile. Dove prendere le informazioni? Puoi usare i suggerimenti di Google.

Termini correlati

Una volta effettuata la tua ricerca su Google, in relazione all’argomento che vuoi affrontare, trovi nei risultati in basso le ricerche correlate. Sulla base di queste informazioni, che riguardano il cosa hanno cercato le persone prima di te, puoi fare alcune ipotesi sull’intenzione di ricerca dei tuoi potenziali lettori. Non sempre c’è bisogno di SEO tool professionali.

Hanno chiesto anche

Forse hai notato che su Google è apparso un box con una serie di domande. Le persone hanno chiesto anche altro, giusto? Perfetto, questo può essere un indizio per aiutarti ad andare oltre l’idea di usare una determinata keyword, il sinonimo o la correlata. O magari un concetto latente. Meglio concentrarsi sui benefici reali e su ciò che puoi fare per chi legge.

Contenuti multimediali

L’analisi della SERP prima di iniziare il lavoro di content marketing è importante anche per intuire quale tipo di contenuto usare per rispondere alle necessità del pubblico. Le persone vogliono immagini o video? Il contenuto potrebbe essere completato da una lista di libri o prodotti commerciali? La pagina dei risultati può dare informazioni preziose.

Maggiore comunicazione

Aiuta a capire quali sono le varie entità presenti nella pagina web, migliora la comunicazione tra Google e il tuo contenuto. In che modo? Usando Schema.org comunichi a Google e ai motori di ricerca il reale significato di un’entità.

https://www.youtube.com/watch?v=xQeRA-Ojq5c

Con questo sistema puoi eliminare i dubbi su cosa significa una determinata stringa: un prezzo non è più un numero ma un valore economico, e questo lo comunichi con Schema Markup insieme a migliaia di altri elementi. In questo modo adatti il tuo lavoro rispetto a un web semantico sempre più attento al valore delle entità, non solo delle parole.

Da leggere: come diventare SEO specialist

Semantic SEO: la tua opinione

Spesso si legge che è impossibile e inutile tentare di ottimizzare un contenuto per la SEO semantica. Non c’è bisogno di fare altro che una normale attività di web writing pensata per risolvere i problemi delle persone. C’è da dire, però, che bisogna prima capire quali sono i dubbi e le necessità di chi cerca contenuti su Google. Tu come inizi questo lavoro?

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