Non c’è alcun dubbio che stare ai primi posti dei risultati di ricerca di Google abbia un potenziale eccezionale per ogni tipo di attività, ma cosa succede se non si pratica una buona SEO per e-commerce? Se il proprio negozio online perde clic a causa di un cattivo posizionamento o non ne riceve proprio, probabilmente non si effettueranno nemmeno tante vendite a meno che non si usino gli altri canali online per attirare traffico, come ad esempio i social.
Per aumentare i visitatori sul sito e soprattutto per aumentare le vendite dell’e-commerce, occorre dunque seguire una serie di buone pratiche e in questa guida, costruita nel modo più semplice possibile, si trovano una serie di indicazioni, consigli e suggerimenti tattici per migliorare la SEO del proprio store virtuale.
Di questi tempi, non è più sufficiente raggiungere la prima pagina dei motori di ricerca per ogni determinato intento di ricerca, l’ideale è posizionarsi primi su Google e Bing ma certamente per riuscirci occorre tempo e duro lavoro. Investire nel posizionamento sui motori di ricerca è però sicuramente una delle migliori strategie di web marketing in assoluto che si possano attuare, poiché capace di aumentare impression, i clic verso l’e-commerce e – di conseguenza – di guidare le vendite.
Occuparsi di SEO per e-commerce non è comunque molto diverso dal lavoro di SEO che si svolge per ogni altro sito o blog, ma vi sono alcune peculiarità legate proprio alla struttura del negozio su cui è necessario lavorare in modo specifico. Vediamo quelle più importanti nel dettaglio.
Come fare SEO per e-commerce?
Passare ad HTTPS
Il primo cambiamento da effettuare su un e-commerce, se già non lo si è fatto, è quello di passare dal protocollo HTTP al protocollo sicuro HTTPS e di effettuare un corretto redirect 301 di tutti i contenuti. Il lavoro DEVE essere svolto bene altrimenti può essere controproducente. Al momento della stesura di questo articolo questo è un lievissimo fattore di posizionamento per Google, ma in generale è meglio farlo poiché gli e-commerce dispongono di un form per l’inserimento dei dati da parte degli utenti, e quindi è buona pratica assicurarsi che tutte le informazioni fornite siano crittografate.
Per approfondire: Passare da HTTP a HTTPS: i consigli SEO
Architettura dell’e-commerce
Il fine deve essere quello di creare una struttura del sito che sia il più navigabile e user-friendly possibile. Mettersi nei panni dell’utente: quanti clic dovrà fare per arrivare da prodotto A a prodotto X, quanti clic dovrà compiere per portare a termine la procedura d’acquisto? Quanti clic lo separeranno da acquistare il prodotto A insieme ad altri prodotti correlati? Farsi delle domande, darsi delle risposte e procedere secondo logica.
Un buon punto di partenza è quello di guardare l’architettura degli e-commerce di successo: com’è il loro menu di navigazione? Come impostano i collegamenti? In generale, gli e-commerce in ottica SEO (ma non solo) dovrebbero prestare una particolare attenzione all’architettura per i prodotti correlati, i prodotti più votati dai clienti, i prodotti popolari in una determinata categoria e i prodotti visti di recente. Una volta che si ha ben chiaro in mente come procedere, iniziare a lavorare sulla struttura e cercare di renderla il più semplice possibile.
Ricerca delle parole chiave
Ogni strategia SEO dovrebbe partire da una ottima ricerca delle parole chiave per il proprio progetto e di quelle utilizzate dalla concorrenza, e anche in tal senso la SEO per e-commerce non è differente. Infatti, questo aspetto è particolarmente importante, anzi uno tra i più importanti di tutta l’ottimizzazione. Questo perché puntare su parole chiave o keyword sbagliate può generare traffico di scarsa qualità e poche conversioni, facendo peraltro in modo che gli utenti scappino dal sito poco dopo essere atterrati su una determinata pagina. In tal modo anche il tempo di permanenza sul sito si abbasserebbe bruscamente e nessuno lo vuole, non è vero?
Senza una corretta ricerca delle parole chiave è impossibile ottimizzare le pagine delle categorie, dei prodotti e ogni contenuto che caricheremo sull’e-commerce. Essendo un negozio online, è necessario affrontare questo aspetto ricercando keyword incentrate sui prodotti in vendita, mentre per quanto riguarda le cosiddette keyword a coda lunga è meglio affidarsi a un blog aziendale che affianchi l’e-commerce.
Un esempio? Supponiamo che l’e-commerce venda libri: mentre le parole chiave per l’e-commerce saranno quelle legate ai libri in sé, un esempio di buona parola chiave per il blog aziendale potrebbe essere “libri da regalare a Natale”. O ancora: se l’e-commerce vende ricambi per auto, un esempio di parola chiave per il negozio potrebbe essere “pastiglie freni (marca auto)” mentre per il blog, invece, “come cambiare pastiglie freni auto”.
[bctt tweet=”Ogni strategia SEO dovrebbe partire da una ottima ricerca delle parole chiave“]
Per una corretta SEO per e-commerce, puntare dunque su parole chiave che:
- hanno un buon volume di ricerca mensile
- è probabile che convertano i visitatori in clienti
- non hanno una concorrenza TROPPO alta, ovvero controllare che non sia impossibile posizionarsi
- siano assolutamente pertinenti ai prodotti venduti sull’e-commerce.
Attenzione a evitare la cannibalizzazione delle parole chiave, che si verifica quando più pagine dello stesso sito web stanno cercando di posizionarsi per la stessa keyword. È una concorrenza interna che non fa bene in nessun caso.
Per la ricerca delle parole chiave per l’e-commerce proprietario o che si gestisce, e per l’analisi di quelle usate dalla concorrenza è possibile affidarsi a servizi come l’italianissimo SEOZoom o SEMrush.
Ottimizzare le pagine delle categorie
Le pagine delle categorie sono particolarmente importanti per la SEO per e-commerce: quando vengono ottimizzate correttamente, possono portare una buona percentuale di visitatori per parole chiave ad alto traffico. Occorre stare attenti che:
- il titolo di ogni categoria non sia troppo lungo (65 caratteri quello consigliato) e che contenga la parola chiave scelta e l’aggiunta di parole chiave che raggiungano quegli utenti interessati all’acquisto
- l’URL della categoria contenga la parola chiave quindi -> https://www.nome-ecommerce.it/parola-chiave/
- il contenuto scritto per descrivere categoria sia ottimizzato SEO e che sia unico, interessante e coinvolgente
- le categorie contengano solo ed esclusivamente prodotti pertinenti a quella categoria.
Per approfondire: Come scrivere contenuti in ottica SEO
Ottimizzazione dei prodotti
Come per le categorie, la SEO per e-commerce prevede che le pagine prodotto vadano ottimizzate al meglio e tra gli aspetti da tenere maggiormente in considerazione vi sono:
- scelta corretta della keyword su cui puntare
- creazione di un titolo che contenga la keyword scelta
- creazione di descrizioni prodotto originali, uniche, per ogni singolo prodotto
- creazione di una URL che contenga, oltre al nome del dominio, l’indicazione della categoria principale e la keyword del nome del prodotto
- immagini ottimizzate e con testo alternativo
- link interni ad altri contenuti e prodotti rilevanti e di potenziale interesse per l’utente, senza esagerare
- link esterni, laddove necessario citare la fonte.
Occorre poi trattare nel modo corretto le varianti di prodotto (ad esempio, i prodotti in vendita in più colorazioni), progettando una pagina prodotto che le contenga tutte e che permetta all’utente di scegliere la propria preferita, oppure progettando più pagine per ogni variante, pagine su cui andrà inserito l’attributo rel=“canonical” che punterà alla pagina prodotto che è stata scelta come principale.
Identificare i problemi dell’e-commerce
Sia nel caso in cui si disponga di un e-commerce già lanciato, che in quello in cui si stia partendo da zero, arriva sempre (presto) il momento di iniziare a verificare e a identificare i problemi attuali del sito. Come? Facendo una SEO Audit. Con uno strumento come Screaming Frog è possibile identificare tutti gli errori del sito: collegamenti, immagini, CSS, canonical, titoli e sottotitoli duplicati, reindirizzamenti, errori di stato e molto altro. Da una prospettiva SEO fornisce un riepilogo dati prezioso, che poi va interpretato.
Gli errori principali che è necessario correggere su un e-commerce sono principalmente:
- aggiornamento di pagine con contenuti, meta titoli e descrizioni mancanti, duplicati, troppo brevi o troppo lunghi
- correzione degli errori sui redirect
- reindirizzamenti 404 su pagine esistenti e pertinenti.
In generale, per quanto concerne tale aspetto:
- lasciare una pagina 404, magari personalizzandola per non far uscire l’utente, se il prodotto non è più esistente e non tornerà disponibile e non vi sono prodotti sostitutivi
- effettuare un redirect 301 sugli articoli esauriti, che porti a prodotti simili o sostitutivi
- per i prodotti momentaneamente non disponibili, restituire un codice 200 con una informazione utile al lettore.
Altri aspetti per aumentare le vendite dall’e-commerce
[bctt tweet=”Come differenziare il proprio negozio online dalla concorrenza?”]
È essenziale oggi offrire un e-commerce che sia facilmente navigabile da dispositivi mobile quali smartphone e tablet ed è essenziale che il sito sia particolarmente veloce nel caricamento. Si parla di 2-3 secondi come il tempo di caricamento ideale. Più il vostro e-commerce sarà lento ad aprirsi e a caricarsi, più è probabile che gli utenti scappino e che vadano a comprare dalla concorrenza.
Si consiglia poi di utilizzare un form per l’inserimento dei dati del cliente che preveda l’inserimento automatico: gli utenti sono pigri, meglio dargli la possibilità di inserire automaticamente i loro dati.
Adesso che gli aspetti più importanti sulla SEO per e-commerce sono stati affrontati, la domanda da porsi è: come differenziare il proprio negozio online dalla concorrenza?
SalvaSalva
SalvaSalva
SalvaSalva
SalvaSalva
SalvaSalva