Vuoi incrementare il traffico sul tuo sito web, ottenere nuovi contatti e convincere gli utenti che i tuoi prodotti o servizi sono un passo avanti alla concorrenza? Quello che devi fare, allora, è lavorare sui contenuti del tuo sito web, rendendoli appetibili per i motori di ricerca e per i tuoi potenziali clienti.
In altre parole, hai bisogno di una strategia di SEO copywriting che ti permetta di sviluppare i tuoi contenuti in un’ottica strategica, che tenga conto delle logiche che sottendono il funzionamento dei motori di ricerca.
Probabilmente avrai già sentito parlare di SEO copywriting o avrai letto altri articoli a riguardo. Con questo termine si fa riferimento a quelle tecniche di scrittura per il web che permettono a un contenuto (articolo del blog, landing page, white paper, pagina di servizio, ecc.) di emergere online, scalare le SERP di Google (le pagine dei risultati di ricerca) e posizionarsi in cima ai risultati.
In questo articolo, ti condurremo nel mondo del web copywriting, svelandoti tecniche e strumenti per dare più valore ai tuoi contenuti online e guadagnare un posto nella prima pagina di Google.
SEO copywriting: una questione di equilibri
Ora che hai capito ciò di cui hai bisogno, non ti resta che acquisire le nozioni teoriche di base e gli strumenti per poter pianificare la tua attività di SEO copywriting.
Il tuo mantra deve essere: “scrivi per gli utenti, ottimizza per i motori di ricerca”. Uno, infatti, degli errori più frequenti è dimenticare che dietro ai monitor ci sono persone in carne ed ossa.
Essere empatico e proiettato all’ascolto, ti sarà utile per sviluppare una strategia di content marketing mirata, che possa sortire nei tuoi interlocutori l’effetto desiderato. Comprensione dei bisogni del pubblico, ma anche visione strategica nel definire l’approccio più adatto per il tuo business.
Per fare un buon lavoro, occorre possedere competenze trasversali e una buona dose di esperienza. Questo è il motivo per il quale, spesso, è preferibile rivolgersi a un Copywriter SEO o a una web agency, che possa calibrare ciascun elemento e trovare il giusto equilibrio tra appealing e ottimizzazione tecnica, creatività e strategia, pianificazione e analisi di scenari futuri.
Come fare SEO copywriting in 4 step
Entriamo più nel dettaglio dell’argomento e vediamo come procedere per chi è alle prime armi o non ha ancora sviluppato un metodo efficace per scrivere contenuti SEO friendly.
Step 1: Individua la search intent
Abbiamo accennato al fatto che gli utenti hanno dei bisogni, ma questi non sono uguali per tutti.
Ci sono persone che hanno “bisogni latenti”, di cui non sono ancora pienamente consapevoli. Tali soggetti, solitamente, cercano sul web informazioni generiche intorno a un dato argomento, senza sapere esattamente ciò di cui hanno bisogno.
Ci sono persone, al contrario, che manifestano “bisogni espliciti”, di cui sono perfettamente coscienti e che magari, in questo momento, sono alla ricerca attiva di una soluzione.
È impensabile sviluppare una SEO content strategy senza tenere conto di tali divergenze. La prima cosa da fare, dunque, è esplorare le intenzioni di ricerca degli utenti, gli argomenti e i trend in un determinato ambito o settore. In che modo? Il web mette a disposizione moltissimi tool (anche gratuiti) per capire cosa stanno cercando gli utenti online. Tra i più usati: Google Trends, Google Keyword Planner, Ubersuggest e Answer The Public.
Step 2: Seleziona le keyword
Una volta esplorata la search intent, non resta che individuare le rispettive keyword, ovvero le parole chiave con le quali vogliamo posizionarci ed essere trovati dai nostri potenziali clienti.
Proprio in base alle intenzioni di ricerca degli utenti, possiamo classificare le keyword in 3 grandi macro-categorie:
- Keyword informazionali: quelle che gli utenti usano per cercare un’informazione generica su un argomento. Es. “nuovi telefoni alla moda”
- Keyword navigazionali: quelle usate per cercare un’informazione precisa su un determinato argomento. Es. “caratteristiche tecniche iPhoneX”
- Keyword transazionali: quelle che esplicitano l’intenzione da parte degli utenti di effettuare una qualche transazione. Es. “acquistare nuovo iPhoneX”
Volendo, possiamo anche puntare su keyword più specifiche; si tratta delle cosiddette long tail keyword, parole chiave più lunghe e dettagliate (es. “nuovo iPhoneX modello cover rossa”) che attirano minor traffico (ma più qualificato) e sono più facili da posizionare perché la concorrenza è minore.
Ti suggeriamo di inserire nella tua lista di keyword anche il volume di ricerche mensili, per valutare su quali parole chiave puntare anche in base alla concorrenza. I tool citati in precedenza, come Ubersuggest o SEOZoom, possono darti una grossa mano nel raccogliere questo tipo di informazioni.
Da leggere: SEO on page: come ottimizzare una pagina web
Step 3: Crea contenuti SEO di qualità
Abbiamo ora tutti gli elementi per redigere il piano editoriale, quel documento che sintetizza la nostra SEO content strategy. Accanto a ciascuna keyword andremmo a esplicitare i contenuti, individuando argomento e titolo di ciascun articolo o pagina web. Contenuti che, una volta scritti, dovranno essere di qualità per gli utenti, cioè pertinenti e interessanti per il proprio target group.
Ma cosa vuol dire esattamente scrivere contenuti di qualità? Per essere di valore, i tuoi contenuti dovranno essere originali (non replicati da altre fonti), rilevanti (di reale interesse per il lettore), utili (rispondenti a determinati bisogni), specifici (entrare nel merito della questione) e completi (contenenti tutte le informazioni importanti per il lettore).
I contenuti sono importanti ma lo è anche la forma in cui sono presentati. Guide testuali, tutorial, articoli di approfondimento, info-grafiche, video e risorse multimediali sono esempi di contenuti che generano interesse e appeal.
Step 4: Usa tecniche di SEO copywriting
Ma veniamo ora ad alcune tecniche di ottimizzazione dei contenuti di una pagina web. Ecco, quali sono i fattori che devi ottimizzare se desideri acquisire visibilità online e scalare le SERP di Google.
Headline
È il titolo dell’articolo, altrimenti detto “H1”. Qui dovrai necessariamente inserire la parola chiave, meglio se in prima battuta. Il titolo dovrà essere di impatto per catturare immediatamente l’attenzione. La lunghezza può variare, ma è preferibile rimanere sui 40-70 caratteri.
Tag title & Meta description
È il titolo e la descrizione che compare in anteprima quando un utente trova un tuo articolo su Google. È importante che anch’essi contengano la parola chiave e che siano accattivanti per invogliare gli utenti a cliccare sul contenuto. Qui ti suggeriamo di non superare i 150 caratteri.
Header
Sono i titoli dei paragrafi, identificabili dalle sigle H2, H3, H4, ecc. Strutturare il proprio contenuto in maniera gerarchica, proponendo diversi livelli di approfondimento, è importante per consentire ai crawler dei motori di ricerca di coglierne il significato e agli utenti di individuare a colpo d’occhio le informazioni di interesse.
Bodycopy
È il corpo centrale dell’articolo. Ripetere la parola chiave nelle prime 100 parole può funzionare ma senza esagerare: il pericolo di incorrere nel fenomeno del keyword stuffing (spam) è alto. Una buona pratica, invece, è ricorrere a sinonimi e keyword correlate. Sì, anche a citazioni, elenchi puntati e liste descrittive.
Immagini
Un’altra best practice è di inserire del testo SEO nelle immagini, fornendo indicazioni precise ai crawler dei motori di ricerca su come identificarle e catalogarle. Questo viene fatto ottimizzando il tag “alt”. Attenzione anche alla qualità delle immagini e al peso, che non deve essere eccessivo.
Collegamenti ipertestuali
I link sono importanti per incrementare la propria autorevolezza agli occhi di Google: sia quelli entrata che rimandano a contenuti di approfondimento, sia quelli in uscita che linkano a fonti esterne, purché siano autorevoli. La qualità anche da questo punto di vista è un requisito essenziale.
Da leggere: Link building? Ecco come farlo bene.
URL della pagina
Ogni pagina del sito web dovrà essere identificata da un URL chiaro e univoco, composto dal nome di dominio e dalle parole chiave pertinenti al contenuto in questione. Google ama le URL corte, semplici e “parlanti” in grado di comunicare in modo diretto, semplice e immediato l’argomento trattato.
Lunghezza degli articoli
I motori di ricerca premiano i contenuti di approfondimento, perciò sì ad articoli lunghi (1.000-1.500 parole) purché siano utili per gli utenti. Meglio un articolo breve, ma di reale valore per l’utente, piuttosto che un articolo lungo, costellato da keyword e con un contenuto poco interessante.
Contenuto degli articoli
Proporre contenuti sempre nuovi è importante, ma anche aggiornare vecchie schede prodotto o articoli del blog con le informazioni mancanti può essere un buon modo per generare nuovo traffico. Un consiglio? Usa un tool come Answer The Public per scoprire cosa cercano gli utenti e arricchisci i tuoi testi.
Frequenza di pubblicazione
Infine, un ultimo appunto sulla frequenza di pubblicazione. Come in tutte le cose, la costanza premia. È indispensabile avere una tabella di marcia (calendario editoriale). Siamo continuamente distratti dagli eventi della vita, ma solo la perseveranza nel raggiungimento dei nostri obiettivi può portarci ai risultati attesi.
In questo articolo abbiamo scoperto cosa vuol dire scrivere in ottica SEO. Implementare un’attività di scrittura SEO presuppone, come abbiamo visto, oltre a un’ottima capacità di scrittura, una buona capacità di analisi, competenza tecnica e visione strategica.
Abilità racchiuse nel SEO Copywriter: la figura professionale deputata alla realizzazione di testi in grado di convertire (essere efficaci rispetto all’obiettivo) e di posizionarsi tra i primi risultati dei motori di ricerca.
Indipendentemente dal campo o dal settore operativo, il fine ultimo è sempre uno: generare valore per la propria nicchia pubblico. Infatti, nonostante gli algoritmi di Google, che determinano le regole del gioco, varino periodicamente c’è un elemento che resta fisso nelle logiche di indicizzazione dei motori di ricerca: l’utente.
Sviluppare, dunque, un’attività di SEO copywriting che metta al centro l’utente e i suoi bisogni è indubbiamente una delle chiavi strategiche per emergere e acquisire visibilità online.