Quali oggetti usi nell’email marketing? Sii originale

Nel business dobbiamo essere attenti a quello che diciamo, quando lo diciamo ed a chi lo diciamo. Questo è vero in modo particolare nell’email marketing dove, essendo scritto, lasciamo una traccia permanente di ciò che comunichiamo.

Ci sono casi (o meglio situazioni) in cui “uscire dal seminato” può essere la cosa giusta, proprio per guadagnare più considerazione nelle nostre comunicazioni. Questo è particolarmente utile nell’email marketing.

Ho provato a pensare cinque ipotetici esempi, che potrebbero far guadagnare più considerazione dai nostri destinatari.

“Cogli l’occasione di Disiscriverti dalla nostra newsletter

Quali oggetti usi nell'email marketing? Sii originale | Emoe

Per quanto controintuitivo possa sembrare, questo oggetto può essere molto utile per una campagna di email marketing. Certo, il nostro obiettivo non è quello di ridurre la lista email creata a fatica, ma piuttosto stiamo sfruttando il presupposto per far trionfare la qualità sulla quantità.

Diciamo, per esempio, che disponiamo di una lista di distribuzione di 5.200 contatti con 860 che non sono quasi mai raggiungibili e, dei restanti 4.400, il tasso di apertura media si attesta sul quattro per cento (88 aperture). Le probabilità ci dicono quindi che stiamo tentando di comunicare con un pubblico non interessato a ciò che abbiamo da dire.

Per migliorare quindi i report conviene “aiutare” i nostri contatti ad uscire dalla lista di distribuzione.

E’ un’idea difficile da accettare, ma in ottica di ricostruire la lista, è possibile partire da uno “zoccolo duro” interessato o quantomeno in parte.

“Nel 2016 ho deciso di saltare da 4.000 metri.. Vuoi buttarti con me?”

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Ovviamente non sto suggerendo di saltare da un aereo per migliorare il tasso di apertura delle email, però qualcosa fuori dal normale potrebbe rendere l’oggetto della vostra mail irresistibile.

Ad esempio, è possibile fare una maratona di beneficenza, ma invece di un oggetto come “Aiutami a raccogliere 1.000 euro per la ricerca!”, potrete usare “Può un ragazzo in giacca e cravatta percorrere 20 km e sopravvivere? Leggi di più.”

Nel primo caso alcuni ti aiuterebbero per la buona causa, nel secondo potrebbero essere morbosamente curiosi di capire la fattibilità della cosa. In entrambi i casi potrebbe funzionare.

“Un panino entra in un bar, guarda la barista, e dice: ‘Dammi una birra” Clicca per leggere come va a finire”.

L’umorismo è potente, anche se la tattica è rischiosa per attirare i nostri destinatari. L’email marketing è, per definizione, una superficie rischiosa che può essere divertente per uno e pericolosa per un altro.

in questo caso la tattica consiste nella familiarità con il genere umoristico in combinazione alla curiosità – ma vi consiglio comunque prudenza. Eppure questi consigli, utilizzati in modo appropriato, possono di sicuro aiutare il coinvolgimento dei destinatari.

A proposito, ecco la barzelletta completa: “Un panino entra in un bar, guarda il barista, e dice: ‘Dammi una birra.’ Il barista guarda il panino e dice, ‘Qui non serviamo il cibo.'”

“Hai 5 minuti per decidere. Vuoi questo oppure no? Fai una scelta.”

Anche questa tattica diretta dovrebbe essere usata con cautela. Il tono di sfida dell’oggetto di sicuro otterrà l’attenzione dei vostri lettori.

Dall’altro lato è necessario assicurarsi che il vostro messaggio bilanci il tono aggressivo con qualcosa di valore, che valga veramente la pena. L’obiettivo non è quello di inserire maleducazione nelle vostre tattiche di email marketing, ma piuttosto di pensare in generale alla messaggistica utile a raccogliere più attenzione possibile.

“Noi vogliamo dirti nulla – siamo solo qui per ringraziarti.”

Di sicuro questo oggetto stupirà: esso è in grado di inviare un messaggio puramente altruista e che non chiede nulla in cambio.

Nonostante io sia sempre per le call to action, questo oggetto può mostrare un forte ed indimenticabile contrasto in un mondo in cui tutti sembrano chiedere sempre qualcosa.

Naturalmente, bisogna essere genuini. Sperpererete facilmente il vostro altruismo in caso di qualsiasi richiesta all’interno della email. Sarà invece piuttosto indicato offrire qualcosa di gratuito: di sicuro sarà apprezzato.

Con questo articolo vi ho voluto riportare alcuni esempi da usare nell’email marketing ma, avrete sicuramente capito che non esistono delle linee guida standard. Volete sapere se vi consiglio quindi di utilizzare questi oggetti per le vostre newsletter? Probabilmente no. Lasciate però che la vostra immaginazione si estenda aldilà dei tipici, ordinari ed in gran parte ignorati messaggi che dominano oggi il mondo dell’email marketing.

Buon lavoro e buon email marketing!

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m.gennari

m.gennari

Lavora nel campo della comunicazione e marketing da più di 15 anni. Nel tempo libero si dedica alle sue 3 passioni: sua figlia Viola, il basket e i bonsai.

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