L’importanza di essere Gianni Morandi su Facebook

In Italia, siamo alla ricerca dei significati della parola virale in mille modi. Un modo che condividiamo con tutto il mondo può essere rappresentato da foto e video di gatti alle prese con le più svariate azioni, a volte banali, a volte divertenti. Quello per il quale l’Italia si differenzia dal resto del mondo, soprattutto dal 2012 in poi, è sicuramente Gianni Morandi e la sua seguitissima pagina su Facebook.

Sembra davvero uno scherzo che un cantante settantenne possa diventare idolo del social network di Zuckemberg, ma i dati parlano chiaro: la media di apprezzamenti ai suoi post è di 10 mila likes, con punte in alto anche di 60 mila, la sua pagina viaggia verso i 2 milioni di fans e il famoso cantante italiano originario di Monghidoro, è stato ospitato al Wired Next Fest presso i Giardini Indro Montanelli di Milano straripante di pubblico ed è stato travolto da applausi e risate per l’intervista e per la sua premiazione come personaggio simbolo dell’anno. Morandi non si è poi risparmiato e ha raccontato a cuore aperto la sua relazione con i social network e con i suoi follower.

La sua pagina Facebook, che gestisce in maniera autonoma e con gran successo, è diventata un case study di social media managing e sono decine ed altrettanto seguitissime, le pagine che la prendono in giro. La ricetta di questo successo, se ve ne fosse una, contiene pochi e semplici ingredienti, questi elementi si sono tradotti in un engagement altissimo, che sembra far trasparire addirittura una  innovativa strategia di net branding.

Gianni non usa mai la parola “selfie”, ha una certa età, per cui sottolinea sempre che si tratta di “autoscatti”, precisando anche quando una foto l’ha scattata Anna, sua moglie. Altro elemento essenziale, che si traduce quasi in un insegnamento da catechismo ma di portata geniale: utilizzare toni pacati per contrastare i feedback negativi. Ne è esempio il famoso post sulle morti dei tanti migranti nel canale di Sicilia, dove lo storico cantante, lontano da retorica ma soprattutto lontano dai commenti xenofobi, ribadisce il suo stare vicino ad una causa, senza in nessuna maniera accendere i toni o rispondere con astio ai tanti commentatori volgari e populisti presenti sotto il suo post.

Altro elemento fondamentale, è il suo essere costantemente capace di mostrarsi in semplicità, lontano da pose da divo. Ecco che al Wired Next Festival, Morandi spiega come sia il suo condividere pezzi di quotidianità senza filtri e con buonumore, ad essere apprezzato:  “La normalità funziona più della straordinarietà“.E poi, ancora: “Vivo la mia presenza su Facebook come un gioco e deve rimanere tale. Lo faccio in maniera molto naturale, pubblico qualcosa quotidianamente ma non sono un social manager”.

Tanto buon senso, tanta genuinità, apparentemente nessun secondo fine, simpatia innata e disponibilità notevole al confronto. Se l’account, gestito direttamente dal cantante, riceve tutti questi apprezzamenti, salta all’occhio che succede anche grazie alla sua disponibilità a rispondere alle migliaia di commenti, caratteristica decisamente insolita per un personaggio dello spettacolo ma che evidentemente viene ripagata.

Messaggi positivi ed elementi di quotidianità sono gli ingredienti di questo successo (“Se sbuccio i piselli ricevo 60 mila like, se scrivo qualche notizia professionale sulla mia carriera, niente…”, scherza). Un mix di stile, quindi, ma anche di intelligenza, pazienza e di impercettibile ironia. Dove spesso i social network sono covo di sfoghi e discussioni di poco gusto, c’è una via dalla quale possiamo prendere esempio.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
m.gennari

m.gennari

Lavora nel campo della comunicazione e marketing da più di 15 anni. Nel tempo libero si dedica alle sue 3 passioni: sua figlia Viola, il basket e i bonsai.

Hai bisogno di parlare con un nostro esperto?
Compila il form