Troppi carrelli abbandonati? Ecco alcuni consigli per ridurli

I carrelli abbandonati sono un vero problema per chi gestisce un e-commerce. Sto parlando di acquisti quasi portati a termine ma che, per un motivo o per un altro, vengono annullati. In che modo? Lasciando il processo d’acquisto.

Questo avviene per diversi motivi e chi gestisce un progetto di vendita online non può ignorare l’importanza di tutto ciò. Fa parte del tuo lavoro.

Perché il processo di acquisto è una vera sfida. Devi lavorare sull’ottimizzazione SEO e-commerce per portare le persone giuste sulle schede e nelle categorie prodotto, poi hai un gran lavoro da seguire per fare in modo che il pubblico trovi il bene ideale e segua le procedure per effettuare l’acquisto. A volte basta cambiare il colore di un bottone per fare la differenza.

Poi il passaggio finale: la conversione. Qui devi essere un punto di riferimento per quanto concerne l’efficacia del lavoro svolto. Come puoi vedere dal grafico in basso, le motivazioni che portano ai carrelli abbandonati sono tanti. E molti riguardano solo il modo in cui organizzi le informazioni sulle tue risorse. O la qualità generica del sito web, della sua infrastruttura.

carrelli abbandonati
Perché abbandonano il carrello – Fonte immagine

Nella pagina in questione devi lavorare in modo da ottimizzare ogni sfumatura, ma proprio nel momento in cui si dovrebbe concludersi il tragitto può sorgere un problema. Anzi, le opzioni sono tante e c’è sempre il rischio di registrare carrelli abbandonati per diversi motivi. E perdere potenziali clienti che hanno già seguito la customer journey. Come evitare questo?

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Punta sulla chiarezza massima sul sito

Questo è il primo punto da rispettare per diminuire il tasso di abbandono dei carrelli. Molte persone si trovano di fronte delle fasi poco chiare, e decidono di lasciare le pagine per evitare brutte sorprese. Ricorda che il passaggio dall’acquisto fisico a quello online non è così semplice. La tua audience vuole chiarezza e tu devi operare in questa direzione.

Una delle cause principali dell’abbandono di un carrello riguarda la presenza di costi inaspettati. Come, ad esempio, quello delle spedizioni o altre tasse non prese in considerazione in fase di acquisto. L’entità della spesa è importante, si decide anche in base a questo, ma è decisivo mettere sempre in chiaro le informazioni per terminare la vendita dei tuoi prodotti.

Prima di arrivare al carrello assicurati di aver dato grande evidenza ai costi finali. Questo può essere un blocco iniziale per arrivare al carrello, è vero. Cosa fanno le persone quando si trovano di fronte un prezzo non specificato?

Non ti dimenticare della comunicazione diretta

Per avere un controllo maggiore e lavorare sulla chiarezza puoi attivare un servizio di chat interna. In questo modo se l’utente ha qualche dubbio puoi risolverlo in un attimo, con una semplice attività di risposta live. Ti assicuro che funziona.

Crea pagine veloci da usare e sicure

Chi lavora con un ecommerce sa bene che deve operare con professionalità ed essere rapido. Avere un sito web veloce è sempre importante, anche perché Google ha inserito questo step nei fattori utili al posizionamento. Per un ecommerce significa non perdere potenziali clienti, e proprio in fase di pagamento è utile avere risorse che si caricano subito.

Niente attese inutili per i clienti. Ma, soprattutto, attenzione alla percezione che gli utenti hanno del tuo lavoro. Hai già fatto il passaggio da HTTP ad HTTPS? Perfetto, questa è la base di partenza. Inserisci nel carrello il logo del sistema di sicurezza per la transazione bancaria, ricorda al pubblico i sistemi di pagamento che accetti usando le icone delle carte di credito.

Non ti dimenticare delle prepagate, spesso le persone cercano proprio quest’informazione. Sottolinea la possibilità di pagare con Paypal. Fa’ in modo che le persone si sentano sempre a proprio agio, in totale sicurezza sul tuo sito web.

Altro aspetto importante e che viene preso in scarsa considerazione: l’affidabilità del sito. Assicurati che l’hosting sia sempre in grado di sostenere il carico di lavoro e che ci sia il minor tasso possibile di pagine in down. Prova a immaginare, l’utente ha appena terminato l’acquisto e all’improvviso il sito va in crash. Cosa succede? Conversione persa, non è il massimo.

Semplifica ogni fase di vendita

Un elemento in più nel form è uno step che crea distanza tra l’utente e l’acquisto finale. Il processo di checkout deve essere un esempio di chiarezza, pensato in modo da eliminare le frizioni e portare l’individuo a chiudere il contratto. Come avviene ciò? Ecco una serie di regole da seguire per migliorare l’usabilità del carrello:

  • Elimina i campi che non servono.
  • Inserisci del testo sopra le etichette per spiegare cosa fare.
  • Dai ulteriori informazioni per i campi complessi.
  • Crea un form responsive e ben visibile da mobile.

Uno degli snodi decisivi per semplificare il carrello e diminuire il tasso di abbandono: elimina la necessità di creare un account per terminare la vendita. Costringere un potenziale acquirente a creare un profilo in un portale per concludere vuol dire ridurre in un attimo le possibilità di terminare il percorso. Tutto questo è da evitare, non credi?

Recupera i carrelli abbandonati via email

Avere un tasso di abbandono carrelli ecommerce è naturale, non puoi evitarlo. D’altro canto è tuoi preciso compito diminuire il più possibile questa cifra. In che modo? Uno dei metodi più efficaci è quello del contatto via email. Le persone che acquistano lasciano il proprio parere positivo per poter usare il contatto di posta elettronica? Ok, è arrivato il momento di sfruttare al meglio questa risorsa: la comunicazione per il recupero del carrello dovrà essere:

  • Rapida, non far passare troppo tempo dall’abbandono (meglio nei primi minuti).
  • Concreta, ricorda gli elementi che sono stati abbandonati nel carrello.
  • Riconoscibile già nell’oggetto: comunica subito cosa devi fare.
  • Inviata le persone all’azione creando senso di urgenza.

Scrivere una buona email per carrelli abbandonati non è semplice, per questo lavorare con un bravo web copywriter può fare la differenza. Anzi, in questi casi stai puntando verso il recupero delle vendite mancate quindi non puoi prescindere da questa figura. Lavora su un testo qualitativamente ineccepibile e ricorda sempre la chiave del successo: test, test e ancora test.

Per approfondire: chatbot Messenger, come vendere con i social

Carrelli abbandonati: la tua esperienza

Come limitare i casi di Shopping Cart Abandonment? Esiste una procedura standard per fare in modo che questo valore, che può essere definito attraverso un tasso, si dimezzi e diminuisca nel tempo? Chiarezza, semplicità, ottimizzazione dei flussi e tecniche per far tornare le persone sulla scheda prodotto e nella pagina dedicata alla conversione. Tu hai già messo in pratica questi consigli per migliorare le conversioni? Ecco una piccola guida, ma lascia la tua opinione nei commenti.

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