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Ti serve un logo? Ecco 6 consigli per la realizzazione

  • 0 Mar 2017
  • Grafica e Design

Capire come creare un logo per la vostra azienda che sia vincente e supporti il vostro business non è certo una cosa semplice.

Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è sicuramente di rivolgervi ad un grafico professionista e non ad una persona che semplicemente sappia usare i software di grafica, poiché sono due cose ben diverse.

Per creare un logo, che abbia un impatto visivo forte e sia capace di comunicare il carattere della vostra azienda, bisogna partire da un’idea vincente.
L’idea perché sia vincente quando cominciamo a creare un logo, è sicuramente frutto di studi sulle cromie, ovvero sui colori e sulla riconoscibilità che questa “immagine” deve avere.
Ricordate sempre che un logo, sebbene in futuro potrà subire dei restyling, per dirlo in italiano una modernizzazione, sarà il primo elemento che i vostri clienti assimileranno e che permetterà loro di riconoscere i vostri prodotti servizi con una semplice occhiata.

Ti serve un logo? Ecco 6 consigli per la realizzazione | EmoePrima di elencarvi 6 passaggi per la creazione di un logo, che sia il cliente che il grafico devono rispettare, facciamo prima un distinguo tra il logo ed il marchio.
Nonostante il parlare comune abbia unito le due cose, la creazione di un logo è ben diversa da quella di un marchio.

Creare un logo vuol dire scrivere il nome della vostra azienda con un font tipografico particolare.
Ancora meglio se fatto appositamente per l’occasione, con cui si dà un’identità univoca all’azienda.

La realizzazione di un marchio invece è la rappresentazione grafica, stilizzata, di ciò che vogliamo comunicare ai nostri clienti.
In questo caso il grafico andrà a servirsi di un’icona per descrivere la vostra azienda in modo efficace, intuitivo e soprattutto internazionale.
Consideriamo infatti che la presenza di marchi per descrivere aziende è stata riscontrata già nell’antico Egitto, poiché un’icona grafica può essere riconosciuta da qualsiasi persona, anche analfabeta o cosa più facile ai giorni nostri, che parli una lingua differente.
Quando un logo ed un marchio si uniscono si forma un logotipo, ovvero ciò che noi intendiamo quando andiamo a creare un logo.

Cominciamo ora a vedere i 6 passi per creare un logo.

  1. L’idea di un logo nasce dalla carta

Una volta sviscerate le idee, dove è giusto che il cliente si confronti con il grafico per esprimere la propria idea su come vorrebbe il simbolo rappresentativo dell’azienda, è probabile che le prime bozze vi arrivino su carta.

In un mondo sopraffatto dalla tecnologia è facile che ciò venga scambiato per una tecnica arcaica, al contrario, creare il vostro logo aziendale su carta mostra che il grafico a cui vi siete rivolti è competente nelle arti grafiche a 360°.

Questo comporta una garanzia in più poiché con tutta probabilità quello che vi sta mostrando è il frutto della sua competenza, invece di essere plagiato dal mondo di internet.

Un consiglio che vi do è di ascoltare il parere del professionista.

Chiedete al grafico il motivo delle sue scelte in fatto di colori e font del logo, anche se a primo impatto le sue risposte potranno apparirvi molto tecniche in un secondo momento vi apriranno gli occhi su un mondo sconosciuto fatto di studi approfonditi sulla mente umana, che anche se apparentemente superflui sono la chiave di volta nella riuscita della creazione di un logo.

  1. Le 3 regole d’oro: univoco, innovativo, senza tempo

Avendo già parlato di idea, è facile spiegare la prima regola. Il vostro logo deve essere al 100% originale. Copiare dalla concorrenza o da aziende del nostro settore molto più grandi di noi è sbagliato.
Così come è sbagliato fare il ragionamento: “simulo un brand affermato così la gente assocerà la mia azienda alla sua qualità”. Questo è del tutto sbagliato quando si va a creare loghi.
Abbiate una vostra identità e fatevi valere con le vostre forze. Un logo ben fatto vi tornerà untile in futuro. Non abbiate paura di osare.
Univoco ed innovativo sembrano molto simili come concetti.
Per univoco, come abbiamo spiegato, intendiamo il concetto di costruire un identità propria e non copiata da altri loghi.
Mentre con innovativo vogliamo spingervi ad osare maggiormente.

Se nel vostro settore chi vi ha preceduto, tendenzialmente ha realizzato loghi con un messaggio molto simile agli stessi loghi della concorrenza; ad esempio tutte le carrozzerie hanno una macchina stilizzata nel proprio logo, per distinguervi potreste pensare come idea di partenza di non focalizzarvi sulla macchina nella sua totalità. Sfruttate l’occasione per comunicare ai vostri clienti che voi siete specializzati in qualcosa di particolare nel settore della carrozzeria.

Il concetto di “senza tempo” è sicuramente il più difficile.
Anche se siamo attorniati da un mondo fatto di grafica, spesso ne siamo assuefatti e non ci accorgiamo che ogni anno gli stili grafici si evolvono e cambiano attorno a noi.
Questa assuefazione fa sì che la nostra mente tenda a preferire sempre qualcosa di graficamente simile allo stile del momento.

Questa preferenza avrà l’unico risultato di far apparire il nostro logo vecchio in meno tempo di quanto possiate pensare.

Fate questa specifica richiesta al vostro grafico quando cominciate la creazione del logo.

Un occhio allenato saprà accontentarvi e realizzare un logo perfetto per voi.

  1. La scelta dei colori è scienza

Esatto, è proprio così.

Vi do un compito molto semplice per dimostrarvi che scegliere il colore quando si crea un logo aziendale non dev’essere solo frutto di un gusto personale, ma il raccolto di anni di ricerche sulla mente umana.

La prossima volta che andrete al supermercato, soffermatevi ad osservare gli scaffali per un momento.

Per esempio osservate quello dei detersivi. Noterete immediatamente che le confezioni ed i loghi di queste aziende avranno colori molto simili tra loro.Ti serve un logo? Ecco 6 consigli per la realizzazione | Emoe

Il blu intenso, il rosso sgargiante e il bianco candido la fanno da padrone.

Al contempo se vi fermerete ad osservare lo scaffale delle merendine e dei dolciumi noterete che più i prodotti sono associati alla colazione, maggiore sarà la tendenza ad utilizzare colori tenui, come: il crema, l’azzurro chiaro o addirittura il bianco; poiché è evidente come sia facile associare i colori tenui alla tranquillità che tutti vorremmo avere al mattino appena svegli.

Via via che i dolciumi si fanno snack per spezzare la giornata, anche i colori diventeranno più carichi passando addirittura al rosso, al nero ed il viola, poiché debbono trasmettere un’idea di rigenerazione e carica nutriente.

E’ proprio così, ogni categoria merceologica ha un suo “set di cromie” e il vostro grafico deve essere a conoscenza di questi studi per potervi aiutare al meglio durante la creazione del logo.

  1. Un font parla più del contenuto

Un font, o meglio il carattere tipografico ha una storia molto simile a quella dei colori che abbiamo appena trattato. L’esperimento è infatti facilmente replicabile osservando le grandi aziende multinazionali. Sicuramente un font deve sempre essere leggibile per poter essere riconosciuto dalle persone.

Quando andiamo a creare un “simbolo” aziendale dobbiamo pensare sempre a come viene considerato il nostro settore merceologico.

Continuando a fare associazioni mentali possiamo cominciare con il pensare al logo per un prodotto per capelli. I capelli per loro natura vengono associati alla femminilità, a qualcosa di morbido e voluminoso.
Ecco perché sicuramente si tenderà a prediligere un font che possa associarsi facilmente a quest’idea.

  1. Unire font e grafica in un logo

Se abbiamo scelto di creare un logotipo, è evidente che i due elementi dovranno essere abbinati tra loro ed essere gradevoli alla vista per avere un impatto professionale.

Attenzione a non escludere però i contrasti. Spesso si usa abbinare un marchio morbido dal design arrotondato ad un font molto più lineare e contrastante.

Questo sarà, durante la realizzazione del logo, esclusivamente compito del grafico che andrà a studiare, tramite severe leggi della grafica frutto della sua storia ormai secolare, la giusta soluzione.

Quindi di nuovo possiamo riscontrare come la grafica sia radicata nella scienza oggettiva e metterla in pratica per realizzare il logo più adatto a voi sarà l’elemento vincente.

  1. Il test finale

Ti serve un logo? Ecco 6 consigli per la realizzazione | EmoeQuando tutto sta per finire, il logo vi piace, anzi no vi entusiasma, dovete chiedere al grafico un test.

Se non ve lo fornisce spontaneamente dovrete richiedere un file semplicissimo, dove il logo viene riportato nello stesso foglio più volte in dimensioni e colori differenti.

Spiegandoci meglio, per capire se il logo è adatto ad essere inserito e riconosciuto in ogni situazione è bene visualizzarlo, io consiglio sempre su carta stampata, sia in dimensione molto piccola sia in dimensione molto grande.

Questo perché un domani potremo aver la necessità di dover far stampare dei gadget con il nostro logo o di voler realizzare delle semplicissime penne.

Probabilmente la superficie a disposizione del nostro logo aziendale sarà meno di un cm.

Capirete immediatamente che è bene verificare che il logo sia riconoscibile e leggibile ad ogni dimensione già in fase di creazione.

Un’altra prova che dovreste fare, è quella di farvi rendere il logo monocromatico, o più semplicemente in bianco e nero, poiché in molte occasioni avrete necessità di stamparlo utilizzando un unico colore. Dovete essere certi che il vostro logo non perda la propria identità una volta trasformato in bianco e nero.

Un ultimissimo consiglio è quello di non realizzare loghi che si servano di effetti di rilievo, cercando di emulare il 3D.

Consideriamo sempre che questi effetti sono molto belli durante le visualizzazioni a monitor digitale, ma rischiano di perdere il loro fascino una volta stampati, specie in bianco e nero.
Se avete questa idea meglio conservarla per una versione alternativa del logo, esempio un’animazione da inserire nel vostro video aziendale.

 

Ecco a voi 6 semplicissimi passaggi per creare un logo.

Ricordatevi di richiederli al vostro grafico professionista e teneteli in considerazione come clienti, perché la creazione del vostro logo sia un successo fin dall’inizio.

Se avete dei dubbi sul fatto che la creazione del logo non sia efficacie è giusto interpellare altre persone esterne ed ascoltare il loro giudizio, poiché un logo deve sempre piacere più al cliente che all’azienda.

Oppure potete contattarci per dare una “spolverata” al vostro logo o studiarne uno nuovo –> CONTATTACI

 

 

 

 

 

 

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